Sensazioni di gusto italiano: a proposito del concerto italiano di Bach
di Davide Polovineo



La verità tanto è più difficoltosa

tanto più è piacevole, e la conoscenza 

che si ottiene è più apprezzata

(Baltasar Gracián)



Aurorale dissidio tra innovazione e tradizione, la speranza di poter scrivere qualcosa di sentitamente tradizionale e al contempo spregiudicatamente futuribile non è aliena nella volontà di propositi della cultura tedesca di Bach. Restare ancorati alla tradizione italiana significa per l’autorevole maestro inserirsi nella storicità della prassi tastieristica e nell’alveo dello stile di maniera delle maestranze italiche.

Appartenente, in maniera autorevole, alla seconda parte della Clavier-Übung, (1735), il Concerto nach Italienischen Gusto, richiama gli stilemi del concerto grosso, mondo antropologico e culturale che si impose in Europa con Vivaldi e non solo.  A proposito scaturisce in prima istanza una osservazione: si può parlare di filosofia del Gusto affrontando la tessitura musicale dell’opera di Bach? Realtà alternativa a quelle delle genti germaniche, il gusto italiano è realmente uno stilema e un modo di pensare il contrasto tra artefatto e naturale, tra soli e tutto, tra aspirazione  al pubblico sentire e conservatorismo aristocratico. J.S. Bach vive nella certezza di poter modificare con il suo intervento musicale il gusto teutonico. Necessariamente devo sottolineare un dato di riflessione per comprendere l’operosità e la complessità del concerto italiano: il periodo barocco è un periodo rivoluzionario e di rivoluzione socio-politiche. Non dimentichiamoci che nel seicento un re inglese è spodestato e si innestano gravi conflitti tra borghesia e aristocrazia. 

Proprio questa spirale dinamico-politica è al centro del concetto di cultura intesa come luogo pedagogico e di inserimento nel sociale: l’uomo barocco ha bisogno di inquadrare la sua figura e la sua posizione nella società. Ed ecco il secondo motivo di riflessione sul Concerto italiano: Bach scrivendo la sua opera trova la sua collocazione sociale e il suo ruolo. Bach indossa il cappello italiano! 

La vicenda biografica di Bach, in tal senso, s’innesta nella più grande vicenda musicale tedesca; la ricerca del gusto è al centro della speculazione metodo-musicologica dei compositori tedeschi. Il gusto è un metodo di ricerca. Il gusto è una via per “ri-comprendere” se stessi e il sistema sociale: il gusto è rivoluzione barocca e tensione con l’autorità e il conservatorismo.

 

 

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